10/01/13

A.I. - INTELLIGENZA ARTIFICIALE (A.I. Artificial Intelligence)

http://www.imdb.com/title/tt0212720/
Ogni volta che parlo con qualcuno di questo film, mi si dice "Tristissimo" "Commovente" "Fiumi di lacrime", per cui ho sempre cercato di mantenere un certo distacco da questa pellicola, che tante volte i fin troppo decantati film "da lacrima" sono quelli che mi lasciano più impassibile.
Non sto dicendo di andare a casa a tagliare la marmitta del vostro motorino che mi pongo in una posizione elevata rispetto a queste persone, semplicemente non riesco ad accettare l'emotività gratuita di questi film.
Chiarito questo, passiamo al film: sono sicuro che buona parte del mondo intero lo abbia già visto anni fa, io invece arrivo adesso per i motivi di cui sopra, quindi è chiaro che mi limiterò ad esporre cosa mi è piaciuto e cosa no, senza inoltrarmi nella morale, nella filosofia e tutto il resto.
Dunque, il film è facilmente divisibile in tre parti: la prima, con David e la famiglia adottiva, è nettamente la migliore, con degli ottimi protagonisti, credibili e sfaccettati, assolutamente coinvolgente pur essendo una visione fredda e analitica (e qua a Spielberg ci faccio tanti applausi); la seconda, con il viaggio che David intraprende assieme a Joe per diventare un bambino vero, perde un po' di sostanza, restando comunque MOLTO valida nel rappresentare un mondo futuristico al cui interno fosse ben visibile la barbaria degli esseri umani, impeccabile nel portare lo spettatore a empatizzare con il ragazzino-robot senza eccedere in facili sentimenti; la terza, quando arrivano le macchine che paiono alieni, mortacci tua Spielberg, non si può vedere: non perché gestita male, ma, come spiegato all'inizio, perché talmente infarcita di emozione diabetica gratuita che non ci si crede, sconfessando ciò che si era descritto fino a trenta minuti prima.
Già, perché se il film fosse finito con David di fronte alla Fata Turchina nelle profondità delle acque di Manhattan, sarebbe stato grandioso: un finale altamente drammatico, e sicuramente più in linea con tutto quello che è stato il film PORCA POOTTANA, ma lo sai che rabbia, checcazzo?
Mai stato così infastidito da un finale, maledizione. Anche perché tecnicamente è un filmone, uno di quelli che non vedi spesso, che Spielberg era in formissima e non ti chiedevi "chissà come lo avrebbe realizzato Kubrick".
Almeno, fino all'ultima mezzora.

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